Il teatro offerto a telefono.
Questo sembra essere il nuovo servizio Vodafone che mi chiede dopo nove anni (dopo una mia pec di richiesta di riconoscere il contratto cessato ), anche di assumermi il rischio e la debenza di pagare una penale, altrimenti non possono registrare la mia richiesta.
Inutile parlare con il povero operatore che non ha la formazione giuridica che ho io, e quindi, consapevole che questo formulario per adesione e' fatto online e non ha un consenso firmato separatamente, quindi non ha alcun valore.
Ce n'e' abbastanza per agcm e agcom, oltre che per tutte le associazioni di consumatori.
Ma e' inaccettabile oggi che per esercitare un proprio diritto tutti ti impongano di accettare dichiarazioni contro di te, e spesso non aderenti la realta'.
Dalla mia parte Vodafone si e' persa un cliente per sempre e non posso che augurarmi che non si vada davanti ad un giudice, altrimenti si scopre quanti clienti Vodafone ritiene di avere e invece non li ha.
Insomma: non basta la pec a chiedere di riconoscere che il contratto non c'e'. Devo pure dichiarare che se capitasse dovrei pagare le penali ? Ahia ahia, meglio scappare da fornitori che impongono ai clienti di dichiarare che se fossero morosi allora si impegnano a pagare.
Analoga dall'Enel qualche mese fa: una bolletta con scritto "conteggi sbagliati e riconteggiati" senza spiegazioni sui ricalcoli. A richiesta, tramite PEC, Enel risponde e spiega il casino fatto, aggiungendo che pur avendo pagato la bolletta si riservano di far valere la mora in caso di ritardato pagamento.
Ragazzi: vogliamo essere un po' meno rigidi su procedure disegnate sbagliate ?